In un luogo indefinitamente connotato - un cortile o un tempio o un posto pubblico in cui echeggiano annunci - si incontrano tre figure che abitano spazi diversi, che si trasformano a vicenda attraverso continui scambi e scarti ritmici e che infine lasciano nello spazio i resti di una sorta di rituale.  Come fossero servitrici di un destino di forma circolare che si ripete sempre e ancora: un arrivo, una partenza  e di nuovo un arrivo.
Sviluppate sulla base di elementi iconografici, le tre figure sono il frutto dell’elaborazione dei protagonisti dell’arcaica vicenda dell’Annunciazione.
Ognuna di loro ha un’identità e abita lo spazio guidata da un lavoro sul solo come rappresentazione della figura e del suo ruolo, da un lavoro sulla percezione dell’altro, sulla creazione di un rapporto in continua evoluzione e sul processo del suo mutare.
Issue n°1 è originato da una riflessione sul tempo come luogo principale della danza: sulla possibilità di concentrare in una immagine la memoria della dinamica appena sviluppata e la spinta verso ulteriore movimento. La possibiltà di creare un’immagine temporalmente stratificata senza narrazione.
Lo spazio è trattato come spazio grafico tridimensionale nel cui volume sono incisi percorsi e traiettorie. Il lavoro in questo senso si appoggia ad una ricerca prettamente coreografica: creazioni ritmico-spaziali tra i corpi e inserzione di gestualità che trasportano la percezione e puntualizzano una commistione di astrazione e concretezza.
Contemporaneamente lo spazio è anche considerato come “drammaturgico”: arrivi e partenze divengono percorsi dislocati nello spazio e abitati (ove il luogo lo consente) da un pubblico itinerante.
E’ un lavoro, infatti, pensato sia per la scatola teatrale che per un luogo più complesso.
Il viaggio, l’arrivo, la partenza, sono il pretesto per uno spettacolo strutturato a quadri con la musica a fare da soundtrack.